Era il 1976, la Juventus allenata da Carlo Parola non era riuscita a riconfermarsi Campione d’Italia in maniera clamorosa e dolorosa; clamorosa perchè a poche giornate dal termine con cinque punti di vantaggio sembrava che i giochi fossero fatti, ma le tre sconfitte consecutive contro Cesena, Torino e Inter avevano proiettato i cugini in vetta, dolorosa perchè proprio loro dopo 37 anni si sarebbero fregiati dello scudetto tricolore.

Ci si interrogava cosa avrebbe potuto fare la dirigenza Bianconera per rifarsi, le risposte furono per certi versi clamorose: via Capello e l’amatissimo Anastasi che si accasavano a Milano, il primo scambiato con Benetti, il secondo con Boninsegna. Poi via anche Parola ed il suo successore veniva annunciato proprio nella data odierna ed era una sorpresa grossa: il giovane trentasettenne Giovanni Trapattoni, pochi mesi di esperienza da allenatore sulla panchina del Milan ed una buona carriera sempre in Rossonero come giocatore.

A distanza di un anno sempre il 22 Maggio  lo scenario è totalmente cambiato, le scelte si sono rivelate giuste, anzi giustissime: la Juve ha appena vinto in settimana a Bilbao la sua prima Coppa Europea, gioca a Genova la partita che può darle  con il fantastico record di 51 punti il 17° Scudetto contro la Sampdoria. Vinciamo 2-0 con le reti di Boninsegna e Bettega in uno Stadio dipinto in Bianconero e sono giorni di grande festa.

Passiamo ora al 1996, a Roma conquistiamo la seconda Coppa dei Campioni battendo l’Ajax dopo averli dominati nei 120 minuti ma terminati 1-1. Siamo comunque più freddi a calciare i rigori e finalmente possiamo festeggiare la conquista della Coppa più ambita. Roma solitamente ci porta fortuna e grandi gioie.