IL SUO NOME ERA…GINO

Questo Signore dalla faccia simpatica e lo sguardo sveglio, ha compiuto a Febbraio 80 anni. Esordì in campionato e nella Juve esattamente 62 anni or sono il primo di aprile 1956 a Bergamo contro l’Atalanta.

La sua aria paciosa non deve trarre in inganno, Romagnolo di nascita, terra dal sangue Bianconero, negli anni ’60 salì agli onori delle cronache rosa per la sua relazione durata otto anni con una giovane soubrette non ancora bionda che avrebbe ammaliato tutti gli italiani passando dal tuca-tuca, al conteggio dei fagioli, per finire alle carrambate.

Non sono impazzito, almeno non del tutto, Gino Stacchini è stato e sarà per sempre una delle icone del nostro club, dal 1955 al 1967 con noi ha vinto quattro scudetti e tre coppe Italia, con quasi trecento presenze nelle varie competizioni impreziosite da 59 gol.

Il provino con i bianconeri però non fu totalmente appagante, venne preso grazie alla sua abilità di scattista.
Al termine dei test, i tecnici non erano proprio convinti, allora  gli proposero una sfida: doveva battere Boniperti sui cento metri. Ci riusci, per tre volte, così divenne juventino.
Ambidestro, come detto molto veloce e con un discreto fiuto del gol, a lui deve più di un grazie la testa di John Charles che si avvantaggiava dei suoi precisi cross dal fondo.

In parole povere Gino uno di noi.